Lo specialista, Ivan La Rusca: il miglior risultato è sempre quello che non si vede
Migliorare gli inestetismi e valorizzare le caratteristiche
di ogni individuo è lo scopo della chirurgia estetica. Non sempre nella pratica
questo principio viene rispettato. Accade spesso di vedere volti o corpi
stravolti da "ritocchi" fatti male: labbra vistosamente riempite,
volti privi di rughe ma inespressivi, sopracciglia eccessivamente tirate
all'insù. E ancora: zigomi esageratamente sporgenti, nasi incurvati come quelli
dei personaggi delle favole, seni proiettati verso l'alto a sfidare la forza di
gravità.
<<Ogni qualvolta l'attenzione cade su una parte
specifica del corpo - spiega il dottor Ivan La Rusca, specialista in Chirurgia
Plastica ed esperto di Chirurgia Estetica - indifferentemente che il
particolare sia bello o brutto, questo rende l'aspetto estetico dell'individuo
alterato o non gradevole. Per esempio, guardando il volto di una bella ragazza,
se l'attenzione cade sul naso e non sull'intero volto, non si può dire che il
risultato sia ottimale>>.
Il miglior risultato è, infatti, quello che non si
vede: il ritocco, ovvero la mano del chirurgo estetico, deve essere nascosto,
migliorare l'aspetto del soggetto nel suo complesso e non solo la parte
interessata.
<<A volte - prosegue lo specialista - un piccolo
inestetismo residuo, può far assumere al contesto un aspetto molto naturale.
Pertanto il chirurgo plastico deve valorizzare i tratti somatici dell'individuo
considerando l'intero contesto estetico in cui opera, e non la sola parte,
stravolgendola dal complesso>>.
Un naso, quindi,
non deve essere slanciato ed insellato ma regolare e simile all'aspetto avuto
in precedenza, senza le irregolarità che lo rendevano disarmonico con il resto
del volto.
La correzione delle rughe della fronte e dei solchi
labiali non deve mirare alla scomparsa delle stesse, ma solo ad una forte
attenuazione, il labbro poi deve essere riempito tale da essere più turgido e
delineato, ma non deve risaltare sul resto del volto. <<Stesso discorso -
conclude il dottor La Rusca - per il seno che deve essere morbido e non
evidente al polo superiore, in modo da assumere una curva sinuosa verso il
basso, e non un effetto a palloncino tale da rendere evidente la protesi
sottostante. Solo così si può ottenere un risultato naturale ed in armonia con
il corpo, tale da poter essere definito un "ritocco" e non qualcosa
di "rifatto">>.